Non è esagerato dire che le vetrine della CONFETTERIA di via Lucrezio Caro… siano almeno le più belle ed eleganti del quartiere Prati. Forse, altrettanto belle, si possono trovare in via Condotti o in via Borgognona che rappresentano insieme il massimo della raffinatezza espositiva romana.Fare” una vetrina non è affatto una operazione banale: occorre gusto, senso delle proporzioni, conoscenza cromatica e, ancor di più, una attitudine naturale a conciliare i diversi volumi delle confetture che è necessario diano una visione di insieme degli articoli proposti. Una vetrina è una creazione a sé: ha una sua grammatica, una sintassi che servono ad esprimere una semantica del buon gusto e della capacità di vendita e, infine, a rappresentare il particolare periodo dell’anno di cui i prodotti esposti sono simbolo.
Anche in questo lavoro la signora Rosaria Costa è maestra. Le sue vetrine sono uniche nel loro genere: i prodotti si sposano magistralmente con oggetti presi o ricavati da chissà dove: elaborati, infiocchettati, disposti suli scaffali con sapiente discrezione rivelando significati trasparenti o occulti che sottolineano le diverse bontà dei prodotti esposti.
Rosaria Costa cattura i passanti che diventano prima spettatori delle sue vetrine e poi clienti: il suo sorriso accattivante da sapiente alchimista gli fa intendere che il suo negozio non sia affatto un semplice negozio ma una bottega delle meraviglie, un tempio del gusto dove lei e la insostituibile sacerdotessa.
Sfoglia i nostri album
